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LA NOSTRA CASA BRUCIA

La famosa frase dell’attivista Greta Thunberg non è mai stata così azzeccata: il 2020 è stato non solo l’anno del Covid, ma anche quello degli incendi. Il 2019 era stato dichiarato anno record, ma già ad aprile 2020 gli incendi forestali erano aumentati del 13% rispetto all’anno precedente. Le cause sono molteplici, ma rimandano tutte allo stesso colpevole: l’essere umano. Dall’innalzamento delle temperature all’utilizzo irresponsabile del suolo, l’intervento antropico, che comunque varia a seconda delle aree geografiche, ha causato il 75% degli incendi che nel 2020 hanno distrutto e minacciato habitat, ecosistemi, animali umani e non umani. Le principali cause nell’emisfero nord sono l’incuria e la negligenza, mentre in zone come il Sud America sono spesso motivati dalla necessità di “pulire” il suolo utilizzato per coltivazioni intensive (destinate alla produzione di mangimi per gli animali negli allevamenti). Vari scienziati hanno inoltre da anni sottolineato come la distruzione degli habitat, nonché lo sfruttamento animale, provoca zoonosi potenzialmente fonte di pandemie, come è stato per il Covid-19. Se nel 2020 ci siamo nascosti dietro a un dito, rallegrandoci davanti alle foto dei delfini a Venezia, è impensabile andare avanti così: la devastazione climatica è imminente e il Covid stesso ne è solo una delle tante manifestazioni.

Illustrazione di MAG illustrazione

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