Covid19: la via di mezzo esiste?
- Arianna Gandaglia
- 21 ago 2020
- Tempo di lettura: 1 min

"In media stat virtus" dicevano i romani, la virtù sta nel mezzo, ma questo concetto sembra ormai dimenticato, ne è la prova il comportamento di persone e media durante questa pandemia.
Inizialmente per alcuni il virus era una semplice influenza, mentre altri gridavano all'apocalisse, poi è iniziata la quarantena e la conta quotidiana dei decessi.
Con l'inizio dell'estate siamo invece stati spinti a viverla come se tutto fosse passato: il covid era solo un brutto ricordo, le cui uniche tracce erano i dispenser di disinfettante nei negozi.
Ora aumentano di nuovo i contagi e l'età media degli infettati si abbassa, di nuovo l'imposizione di indossare la mascherina anche all'aperto (in determinate fasce orarie) e chi avverte della necessità di prestare attenzione e non sottovalutare la situazione è tacciato di complottismo, così come avveniva inizialmente con coloro che dicevano di seguire le regole senza entrare nel panico.
Insomma, sembra che mantenere un comportamento moderato e critico sia praticamente impossibile e l'unica risposta contemplata sia la polarizzazione dell'opinione pubblica. Forse la "via di mezzo" non ci basta e abbiamo bisogno di prendere una posizione forte, ma questo atteggiamento rischia di portare più danno che beneficio in una situazione tanto delicata.
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