Cedro Libri: Antidoto - Lady. La mia vita da cane
- Selene Arfini
- 28 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
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er buttare benzina sul fuoco, ma vi ritrovate mai a fantasticare sulla possibilità di correre? A perdifiato, senza controllo, fino a farvi dolere la milza e, a quel punto, correre poco più forte, fino a non sentire altro che il battito del sangue alle tempie e i polmoni bruciare? Questo delirio di possibilità ai tempi del coronavirus teneva sveglia ben prima Sandra, una ragazzina di diciassette anni in perenne lotta contro la frustrata e pretenziosa ripetizione del suo monotono mondo, il quale non fa altro che rimproverare la sua voglia di fuga e svago. Se questo fosse un comune libro sul bisogno di evasione adolescenziale non ci sarebbe nulla di nuovo sotto il sole: ribellione, incoscienza, persino una nota di scarso tono empatico non riescono a distinguere nettamente Sandra da milioni di adolescenti che popolano la letteratura moderna. Il vostro bisogno di correre immagino si sia appena ridimensionato. Ma non lasciatevi ingannare: questo romanzo non cerca l’approvazione scontata di chi ha scordato l’adolescenza da un pezzo. Non vuole farvi passare la voglia di correre: con la pistola in mano, nella posizione da starter, vuole solo darvi il via. Poco dopo avervi presentato la ragazzina ribelle n° 3, le dà quello che lei da tanto stava cercando: un antidoto alla sua scialba vita da umana. Sandra è infatti ben presto trasformata in un bastardino, in seguito alle imprecazioni sessiste di un povero barbone per strada. Non più umana, non solamente cane, l’adolescente in fuga può davvero correre come non aveva mai fatto prima. Voi, con lei, apprezzerete il gusto di una pelle nuova: nel confronto non banale con le possibilità di vita canina, questo libro vi chiederà spiegazioni e chiarimenti sulla vostra voglia di correre. In particolare, sul perché ancora indossiate delle metaforiche babbucce da notte.
Illustrazione di Alice Ferrari
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