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Alle parole piace cambiare

In questa rubrica vi sveliamo i segreti delle parole.

 

I loro ricordi, le loro storie, i loro sussurri e le loro chiacchiere.

 

Le scartiamo piano piano come caramelle e poi le ascoltiamo attentamente.

 

Le parole ci raccontano i loro "intimi significati" (cioè i loro "etimi")

e noi, poi...beh...li spifferiamo in giro!

Hanno detto che non si offendono, e allora perché non approfittarne?

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ANTIDOTO 

Qualche giorno fa ho scoperto un giochino semantico da fare on-line. Esiste un sito che chiama Visual Thesaurus, che permette di creare dei cloud o delle costellazioni semantiche, per analogia o per contrasto, a partire da una parola (italiana o inglese). Ho provato a scrivere antidoto, e mi si è spalancata davanti una Via Lattea coloratissima di combinazioni contraddittorie: al giro di questa parola appartengono peste, solitudine e noia, ma anche baci, efficace e migliore. La word tag che spicca su tutte le altre, però, è TROVARE. Corteggiata da efficace, rimedio e unico. Che insieme compongono la formula magica: trovare un rimedio unico ed efficace

Ma a cosa? In questi giorni di quarantena gli scaffali di Google sono pieni di boccette di pomate, lozioni, misture e balsami miracolosi: io ho trovato l’antidoto al sovradosaggio di caffeina (basta una banana), l’antidoto al Male o, in alternativa, al grigiore di un ambiente (una piramide di ametista), l’antidoto al Coronavirus (ciascuno scelga il suo: il Volto Santo, il rock, la Disney, lo yoga) e l’antidoto per cuori solitari (disponibile su Amazon.it in formato kindle e cartaceo). C’è persino, ma forse è scaduto, l’Antidoto alle massime empie e sovversive che affliggono l’odierna società, autori vari, sette volumi, anno del Signore 1855. Non piace? Forse allora è meglio assumere l’antidoto contro la nostalgia della quotidianità, che è un videogioco di ruolo che si chiama Royal 5. O forse no.

Ma io vi dovevo parlare dell’etimologia. Serviti! Antidoto viene dal greco antì, contro, e dòtos, che può essere dato. L’antidoto è dunque ciò che si può somministrare per impedire gli effetti di un veleno. *Ciò che si può* – attenzione a questa sfumatura possibilista: mica ciò che si deve (il greco ci tiene a queste cose)! Abbiamo bisogno di tutti questi antidoti? Nietzsche diceva che ormai nessuno più muore di verità mortali: ci sono troppi antidoti. Forse ne basta solo uno? In tal caso, io ho scelto un libro: Un antidoto contro la solitudine, di David Foster Wallace. Voi? 

FARMACO 

è un’affascinante vox media, cioè una parola che può assumere un significato positivo o negativo a seconda del contesto. Viene dal greco phàrmakon, che vuol dire sia “medicina” sia “veleno”.

 

RIMEDIO 

dal latino remedium, composto dalla particella re- (che in questo caso è pleonastica, cioè superflua) e dall’infinito medēri, “medicare”, “sanare”.

 

UNGUENTO

dal latino unguere, cioè “ungere”, che a sua volta deriva da unguen, “grasso”.

 

CACHET 

francesismo utilizzato in italiano per indicare una compressa farmaceutica. In francese, la parola significa "sigillo", e deriva dal latino coactitare, "premere", "forzare", "comprimere". 

 

VACCINO 

in medicina, è un “prodotto batterico o virale che, introdotto nell’organismo, procura uno stato di immunità”. Letteralmente, è l’aggettivo derivato dalla parola “vacca”. Qual è il collegamento?? Nel Settecento si scoprì che se si prelevava dalle mucche del…pus infetto di vaiolo e poi lo si iniettava nei bambini, questi non si ammalavano!

 

EFFICACE 

dal latino efficio, composto dal prefisso intensivo ex- e da facere, “fare”. È “efficace” ciò che raggiunge perfettamente il fine (l’effetto) per cui è stato immaginato.

VIRUS 

dal latino virus, che in origine indicava il succo delle piante, e in seguito il veleno prodotto da alcuni animali. Solo nel Cinquecento un chirurgo utilizzò la parola “virus” per indicare il pus contagioso di una piaga. Da quel momento, il termine ha assunto il significato che tutti conosciamo…

 

BATTERIO 

dal greco baktérion, che significa “bastoncino”. Nell’Ottocento, un naturalista tedesco chiamò così le prime specie di questi organismi che, per l’appunto, somigliavano a dei piccoli bastoni.

 

POZIONE 

dal latino potare, che significa “bere”. La pozione è una “bevanda medicamentosa…o velenosa”!

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